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Compravendita di dati sanitari. Dichiarazione del Prof. Ugo De Siervo - 17 maggio 2000

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Compravendita di dati sanitari. Dichiarazione del Prof. Ugo De Siervo

"C´è da augurarsi che il numero dei pazienti coinvolti, addirittura un milione e mezzo secondo le prime notizie relative all´importante indagine di Cremona, non sia così alto. Fatti di tale dimensione sarebbero davvero di estrema gravità". Lo ha affermato Ugo De Siervo, componente dell´Autorità Garante per la protezione dei dati personali, in relazione all´indagine sulla compravendita dei dati sanitari dei pazienti condotta dalla Procura della repubblica di Cremona.

"Certo - ha continuato De Siervo - esistono molti segnali preoccupanti sulle disapplicazioni e sulle violazioni, colpose o dolose, della legge sulla riservatezza dei dati personali, giustamente severa proprio sulla protezione dei dati sanitari.

Il Garante è già più volte intervenuto e certamente continuerà ad intervenire nel modo più deciso, ma occorre che della situazione si facciano carico in maniera adeguata anche il Ministero della Sanità e l´Ordine nazionale dei medici. Violazioni di questo tipo - è bene ricordarlo - sono sanzionate penalmente come ipotesi delittuose: l´art.35 della legge sulla privacy punisce severamente il trattamento illegale dei dati sensibili e l´art.37 prevede forti sanzioni per le eventuali violazioni alle autorizzazioni emanate in materia dal Garante. Si pensi ad esempio - ha concluso il componente del collegio - ai dati genetici che devono essere trattati solo entro i limiti prescritti dall´apposita autorizzazione del Garante".

Roma, 17 maggio 2000