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Giornata europea della protezione dei dati - Dichiarazione del vicepresidente Frattini, a nome della Commissione europea

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Giornata europea della protezione dei dati 2007 - Dichiarazione del vicepresidente Frattini, a nome della commissione europea, in occasione della giornata della protezione dei dati
La protezione dei dati riguarda tutti, ma non sempre ne siamo pienamente consapevoli. É per tale motivo che guardo con favore all´iniziativa del Consiglio d´Europa di alzare il profilo della protezione dei dati dichiarando il 28 gennaio 2007 "Giornata europea della protezione dei dati", nel giorno in cui fu firmata la Convenzione 108 sul trattamento dei dati personali


In tutta Europa sono previste iniziative per informare i cittadini sui diritti loro riconosciuti in materia di dati personali. Auguro ai numerosi organismi impegnati in queste iniziative uno splendido successo nel far passare il messaggio della protezione dei dati a tutti i popoli d´Europa.

Dobbiamo bilanciare l´accesso ai dati da parte di chi ha il compito di tutelare la nostra sicurezza e lottare contro la criminalità con la tutela della privacy delle persone. Non è un bilanciamento statico. In realtà, su entrambi i versanti è possibile progredire al ritmo dei progressi tecnologici. Oggi è più importante che mai trattare i dati personali secondo i principi riconosciuti da noi europei. La minaccia costituita dalle organizzazioni terroristiche crea una nuova sfida che deve  essere bilanciata dal pieno rispetto della privacy e del diritto alla protezione dei dati. Viviamo nell´epoca della globalizzazione. La tecnologia permette di far circolare le informazioni in un attimo in tutto il mondo. Questa stessa tecnologia ci consente anche di avere un migliore controllo degli accessi alle  informazioni e di individuare con precisione i dati pertinenti. É in questo ambito che desidero annunciare la mia intenzione di organizzare, nel mese di ottobre 2007, una conferenza sulla protezione dei dati e le tecnologie.

Tutte le persone in Europa devono essere informate meglio rispetto a queste tematiche, che sono cruciali per la vita di tutti. Ogni volta che navighiamo su Internet, organizziamo un viaggio, riceviamo trattamenti sanitari, utilizziamo la carta di credito, e in mille altre circostanze, forniamo dati personali che, in caso di abusi, potrebbero comportare gravi violazioni della privacy.

La protezione dei dati nell´UE è stata potenziata in misura particolare dalle direttive 95/46 e 2002/58, e dal Regolamento 2001/45, nonché dalla Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea, che stabiliscono principi inequivocabili in merito al trattamento dei dati personali e conferiscono ai singoli il diritto di opporsi ad ogni abuso in questo campo. Nei 27 Stati membri della nuova Europa allargata esistono oggi autorità indipendenti per la protezione dei dati alle quali spetta un compito importante nel vigilare sui principi di protezione dei dati. Tali principi non devono essere visti come un onere, bensì come uno strumento utile a potenziare la fiducia nelle modalità di trattamento dei dati personali – soprattutto dinanzi allo sviluppo delle nuove tecnologie.

Le normative sulla protezione dei dati mirano a garantire che il trattamento dei dati personali avvenga con il rispetto e l´attenzione che esso merita. Tuttavia, diritti e tutele fissati per legge sono utili soltanto se i cittadini ne conoscono l´esistenza e sanno come farli valere. La Giornata della protezione dei dati è un´ottima opportunità per suscitare una discussione fra tutti i cittadini europei e, in particolare, per sensibilizzare i cittadini riguardo al più prezioso dei beni: le informazioni più intime e private sulla loro vita.

Dopo l´ultima indagine Eurobarometro svolta dalla Commissione nel 2003, vi sono stati numerosi sviluppi che hanno messo la protezione dei dati al centro del dibattito politico. É per tale motivo che, durante l´anno in corso, intendo lanciare un nuovo sondaggio d´opinione per valutare la conoscenza e le esigenze dei cittadini europei rispetto alla tutela dei loro diritti di privacy.

Bruxelles, 28 gennaio 2007