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Garante privacy: evitare accanimento informativo sulla vicenda di Luciano Pavarotti - 25 ottobre 2007

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Garante privacy: evitare accanimento informativo sulla vicenda di Luciano Pavarotti


"Rivelare e diffondere dettagli sulla salute di una persona, anche se nota, e insistere su particolari aspetti della sua vicenda privata ed umana ledono la dignità della persona e non sono giustificati sul piano dell´essenzialità dell´informazione. Ciò vale anche quando si tratta di una persona defunta". L´Autorità Garante per la protezione dei dati personali (Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato) interviene così su alcuni recenti servizi di stampa e tv dedicati alla figura di Luciano Pavarotti e alle sue vicende familiari.

Il Collegio del Garante, di fronte al modo con il quale si è informato su tali vicende raccomanda a tutti - giornalisti, medici, notai e avvocati - la massima attenzione e il più rigoroso rispetto delle norme, anche deontologiche, in materia. 

In particolare si richiama l´osservanza di quanto stabilito dal Codice privacy e dal codice deontologico dei giornalisti, ma anche dalle regole che vincolano al segreto professionale altri soggetti, e si ribadisce, ancora una volta, che la diffusione di dati sanitari è illecita anche quando riguarda persone decedute.

Roma, 25 ottobre 2007