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Newsletter 11 - 17 settembre 2000

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Newsletter 11 - 17 settembre 2000

 

  • A Venezia la Conferenza Internazionale sulla privacy
  • Carta di identità elettronica e garanzie per i cittadini

 

A Venezia la Conferenza Internazionale sulla privacy

E´ possibile una effettiva protezione dei dati personali nel mondo elettronico? Si possono armonizzare le regole esistenti nei diversi paesi, attraverso una Convenzione internazionale? Quali strategie occorre mettere a punto in una prospettiva globale? Quali regole e quali tecnologie possono essere studiate per garantire ad ogni individuo la piena libertà in una società che ha fatto dell´informazione il suo bene primario e assicurare dunque una vera "cittadinanza elettronica"?

Su queste questioni cruciali il Garante per la protezione dei dati personali ha chiamato a discutere a Venezia dal 28 al 30 settembre le Autorità Garanti, i massimi esperti di privacy, rappresentanti istituzionali, e studiosi di ogni parte del mondo: dall´Europa al Nord America all´Asia, all´America Latina all´Oceania.

La 22a Conferenza internazionale sulla privacy viene infatti dedicata quest´anno al tema "Un mondo, una privacy. Verso una cittadinanza elettronica" e prevede la partecipazione di oltre 80 relatori dei vari continenti.

Nei tre giorni del meeting verranno affrontati i temi più rilevanti collegati con le nuove frontiere della protezione dei dati personali: da Internet ai servizi globali, dai dati genetici alla videosorveglianza, dalla trasparenza elettronica ai media, dalle nuove tecnologie alla cooperazione giudiziaria, dalle banche dati al commercio elettronico.

La Conferenza verrà aperta da un messaggio del Presidente della Repubblica in videoconferenza via Internet. Stefano Rodotà, presidente dell´Autorità Garante, introdurrà i lavori che prevedono, nella prima giornata, la relazione di Umberto Eco sulla cittadinanza elettronica, l´intervento del Ministro della Funzione Pubblica, Franco Bassanini, i saluti del Sindaco di Venezia e del presidente della Regione Veneto.

In programma quattro sessioni plenarie e nove sessioni parallele nel corso delle quali sono previsti, tra gli altri, gli interventi del vicepresidente, dei componenti e del segretario generale dell´Autorità Garante: Giuseppe Santaniello presiederà la sessione dedicata all´attività giudiziaria e di polizia; Ugo De Siervo affronterà i rapporti tra privacy e media; Claudio Manganelli discuterà di reti e servizi globali e Giovanni Buttarelli di trasparenza elettronica.

La giornata conclusiva prevede l´intervento del Presidente del Consiglio Giuliano Amato e del Commissario europeo alla giustizia e agli affari interni, Antonio Vitorino. Nella sessione plenaria, alla quale parteciperanno, tra gli altri, rappresentanti del Congresso USA e del Parlamento Europeo, si valuterà anche la possibilità di giungere a regole condivise a livello mondiale attraverso una convezione internazionale sulla privacy o, comunque, mediante la definizione di principi comuni applicati su larga scala.

La conferenza potrà essere seguita in diretta audio video sul sito del Garante www.garanteprivacy.it

 

Carta di identità elettronica e garanzie per i cittadini

L´introduzione nella carta di identità elettronica, per fini di semplificazione amministrativa, di altri dati diversi da quelli anagrafici e non strettamente necessari per la funzione di identificazione personale, deve avvenire attraverso norme più chiare e con maggiori garanzie per i cittadini. In modo particolare per quanto riguarda alcuni dati di grande delicatezza, come ad esempio le impronte digitali qualora si decidesse, anche a livello sperimentale, di includerle nel documento elettronico. L´accesso da parte di un´amministrazione ai dati contenuti negli archivi di un´altra amministrazione può essere utile e opportuno anche per finalità di semplificazione, ma non può avvenire in maniera indiscriminata.

I due importanti principi sono stati ribaditi dal Garante per la protezione dei dati personali nell´articolato parere fornito alla Presidenza del Consiglio sul testo unico delle norme in materia di documentazione amministrativa.

Nel condividere le finalità di semplificazione, volte a razionalizzare norme e procedure e ad accrescere la fiducia dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione, l´Autorità ha tuttavia formulato una serie di osservazioni sul testo e ha segnalato la necessità di modificarlo, per renderlo maggiormente conforme alla legge n.675 ed assicurare in tal modo ai cittadini le previste garanzie di riservatezza sui loro dati personali. Le osservazioni del Garante riguardano in particolare l´inclusione di dati di particolare delicatezza nella carta di identità elettronica e la consultazione diretta degli archivi per accertamenti d´ufficio.

Per quanto riguarda in particolare la possibile inclusione, a fini di semplificazione amministrativa, nella carta di identità elettronica e nel documento elettronico di ulteriori tipi di dati, quali gruppo sanguigno, altri dati di carattere sanitario, impronte digitali e chiave biometrica, il Garante ha, innanzitutto, ribadito quanto già sottolineato in occasione di precedenti richieste di pareri. Trattandosi infatti di documenti che hanno prevalente finalità di dimostrazione della sola identità personale, risulta indispensabile, ha affermato il Garante, specificare meglio se l´amministrazione che rilascia il documento può imporre al cittadino l´inclusione di ulteriori dati, e quando, al contrario, l´interessato può non richiedere (come attualmente previsto per i dati sensibili) il loro inserimento nella carta o opporsi in tal senso.

L´Autorità ha, inoltre, richiamato l´attenzione sulla possibilità di prevedere eventualmente differenti livelli di accesso da parte delle singole amministrazioni.

In terzo luogo, poiché il testo unico prevede che le amministrazioni pubbliche possano sperimentare modalità di utilizzo dei documenti elettronici per ulteriori scopi che non siano quelli identificativi, il Garante ha ricordato che tale sperimentazione deve anch´essa essere sottoposta a precise garanzie. Pertanto, la generica autorizzazione all´utilizzo dei dati "per l´erogazione di ulteriori servizi e utilità", contenuta nel testo unico, dovrà essere senz´altro integrata da successive specificazioni attraverso norme o atti a carattere amministrativo.

Per quanto riguarda poi la consultazione da parte di un´amministrazione, degli archivi di un´altra amministrazione, l´Autorità ha rilevato come il rispetto della riservatezza dei dati personali richiede che tale consultazione avvenga solo per quella parte degli archivi e limitatamente a quei dati che sono indispensabili per il perseguimento delle finalità per le quali vengono raccolti. Non troverebbe, quindi, giustificazione, ad esempio, un accesso indiscriminato a tutti i dati di una persona quando si dovesse verificare soltanto l´esattezza di alcuni di essi. E´ necessario, dunque, ha sottolineato il Garante, che per tale consultazione vengano specificamente individuati alcuni limiti già nel testo unico, piuttosto che lasciare detti limiti all´applicazione discrezionale delle amministrazioni.

Scheda

Doc-Web
46143
Data
11/09/00

Tipologie

Newsletter