g-docweb-display Portlet

Nota del Presidente del Garante, Antonello Soro, al Presidente dell'Anac in tema di applicazione degli obblighi di trasparenza

Stampa Stampa Stampa
PDF Trasforma contenuto in PDF

Dott. Raffaele Cantone
Presidente
Autorità Nazionale Anticorruzione

Caro Presidente,

scrivo in relazione alla richiesta di parere sulla delibera, approvata in via preliminare da codesta Autorità, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 20 del 23 gennaio 2019.

Il testo della delibera è stato esaminato dal Collegio del Garante nell’adunanza del 29 maggio u.s.

Al riguardo, è stato rilevato che, da un lato, un’interpretazione letterale della sentenza della Corte Costituzionale, volta a limitare l’applicazione degli obblighi di trasparenza di cui all’art. 14, comma 1-bis del d.lgs. 33/2013 ad alcuni incarichi “dirigenziali” apicali – indicati dall’art. 19, commi 3 e 4, del d. lgs. n. 165/2001 – rischierebbe di generare diseguaglianze ingiustificate nei confronti di figure dirigenziali aventi analoghe responsabilità, potendo così porsi in contrasto con l’art. 3 della Costituzione.

Dall’altro lato, una interpretazione particolarmente ampia della pronuncia della Corte, come quella resa da codesta Autorità nella propria delibera, si presterebbe a rinnovate censure, rilevabili anche in sede contenziosa, considerato che gli stessi giudici costituzionali hanno affermato che «indicare la soluzione più idonea a bilanciare i diritti antagonisti» rientra «nella ampia discrezionalità del legislatore». Ad avviso della Corte, infatti, appartiene «alla responsabilità del legislatore, nell’ambito dell’urgente revisione complessiva della materia, sia prevedere eventualmente, per gli stessi titolari degli incarichi dirigenziali indicati dall’art. 19, commi 3 e 4, modalità meno pervasive di pubblicazione, rispetto a quelle attualmente contemplate dal d.lgs. n. 33 del 2013, sia soddisfare analoghe esigenze di trasparenza in relazione ad altre tipologie di incarico dirigenziale, in relazione a tutte le pubbliche amministrazioni, anche non statali».

Pertanto, questa Autorità ritiene che la materia dovrebbe trovare adeguata soluzione in sede legislativa.

A tal fine, il Garante si rende fin da ora disponibile a segnalare al Parlamento e al Governo, anche congiuntamente a codesta Autorità, la necessità di un improrogabile intervento legislativo nel senso di quanto indicato.

Antonello Soro