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Indice delle anagrafi: l'Autorità chiede più garanzie per i cittadini - 12 giugno 2000

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Indice delle anagrafi: l´Autorità chiede più garanzie per i cittadini

La costituzione di quella che potrebbe diventare in futuro una vera e propria "anagrafe delle anagrafi" contenente oltre agli atti anagrafici e dello stato civile anche il codice fiscale dei cittadini richiede l´adozione di norme primarie che tutelino meglio la riservatezza e le modalità di utilizzo dei dati.

In un parere fornito su richiesta del Ministero dell´Interno, in relazione allo schema di decreto ministeriale che istituisce l´Indice nazionale delle anagrafi, il Garante ha sollecitato l´approvazione di una disciplina legislativa volta a regolamentare il flusso delle informazioni che saranno aggregate all´interno della nuova banca dati. L´istituzione dell´archivio rientrerebbe nell´ambito del Sistema di accesso e interscambio anagrafico (S.a.i.a.) tra alcuni Comuni predisposto dal Ministero sulla base di un progetto intersettoriale messo a punto dall´Autorità per l´informatica nella pubblica amministrazione (Aipa). Scopo dell´iniziativa è dotare il Ministero di uno strumento informatico che permetta di semplificare l´attività amministrativa e di gestire in modo più efficace i compiti ad esso attribuiti in materia di sorveglianza sulle anagrafi comunali e di immigrazione.

Il progetto prevede anche la trasmissione tra Comuni e altri enti pubblici di dati relativi alle variazioni anagrafiche sulla base di una convenzione-quadro stipulata dal Ministero con l´Associazione nazionale comuni italiani (Anci). L´Autorità, pur apprezzando le finalità di semplificazione e di riduzione dei costi amministrativi connesse alla creazione della banca dati, ha espresso alcune riserve e richiesto alcune garanzie sulla trasparenza dei flussi informativi, sull´uniformità della gestione dei dati e sul loro esclusivo utilizzo per le finalità per le quali essi sono stati raccolti. L´istituzione in via amministrativa dell´Indice, a giudizio del Garante, non consente, infatti, di dare piena attuazione ai principi previsti dalla legge sulla privacy per il trattamento di dati personali da parte di soggetti pubblici. In base a tali principi le misure volte a garantire la protezione delle informazioni, a definire le modalità di accesso all´archivio centralizzato delle anagrafi e quelle di utilizzo dei dati devono essere previste da apposite norme di legge o di regolamento.

La creazione di un indice informatico contenente l´elenco di tutti i cittadini integrato dai rispettivi codici fiscali e dall´indicazione del Comune di residenza, ha osservato l´Autorità, costituisce, invece, un sicuro elemento di novità rispetto alla disciplina vigente in materia di atti anagrafici e richiede pertanto una più compiuta definizione a livello legislativo degli scopi che l´amministrazione si ripromette di conseguire attraverso la nuova banca dati. Mediante queste norme, aggiunge il Garante, dovrebbe essere regolamentato in modo specifico anche l´obbligo, da parte dei Comuni, di trasmettere all´archivio centralizzato i dati presenti nelle rispettive anagrafi.

In attesa di un intervento del legislatore che affronti in maniera organica gli aspetti appena evidenziati, l´Autorità, allo scopo di favorire comunque la semplificazione sottesa alla costituzione dell´archivio, ha affermato che l´Indice nazionale delle anagrafi potrà essere attivato solo in via sperimentale, per un periodo di tempo definito e all´interno di un numero limitato di Comuni convenzionati. La banca dati non dovrà comunque essere accessibile da parte di soggetti diversi da quelli previsti dalla legge e i dati in essa contenuti dovranno essere utilizzati solo per fini di pubblica utilità.

Roma, 12 giugno 2000

Scheda

Doc-Web
1163632
Data
12/06/00

Argomenti


Tipologie

Comunicato stampa