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RisoluzionePrivacyMinoriOnline.doc

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[doc. web n. 1566072]
[v. anche Comunicato stampa]

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30ma Conferenza internazionale delle Autorità di protezione dei dati - Stasburgo, 15 - 17 ottobre 2008  30ma Conferenza internazionale
delle Autorità di protezione dei dati
Stasburgo, 15 - 17 ottobre 2008

Risoluzione sulla privacy online dei minori (*)

Autorità proponente: Privacy Commissioner del Canada

Co-sponsor:

Commission nationale de l´informatique et des libertés (CNIL) – Francia
Autorità per la protezione dei dati e l´accesso alle informazioni della città di Berlino, Germania
Data Protection Commissioner, Irlanda
Autorità per la privacy – Nuova Zelanda

Risoluzione
In tutto il mondo i giovani si collegano ad Internet da casa, da scuola e attraverso dispositivi wireless. Si servono di Internet come strumento di interazione sociale – pubblicando racconti, condividendo idee, scambiandosi foto e video, messaggiando gli amici per non perdersi mai di vista durante l´intera giornata, giocando online con altri giovani sparsi in tutto il mondo.

Così facendo, i giovani devono anche districarsi fra le sfide e le difficoltà legate alla tutela dei loro dati personali online. Tenuto conto dell´assenza di regole che caratterizza molti servizi prestati via Internet, l´impresa può rivelarsi ardua. Molti dei siti più popolari fra i giovani raccolgono grandi quantità di dati personali per attività di vendita e marketing.

Al crescere delle applicazioni informatiche e delle tecnologie che sfruttano Internet corrisponde un incremento della mole di informazioni personali raccolte e memorizzate. Già oggi i minori spesso non sanno che rimane una traccia online di tutte le informazioni che li riguardano, delle loro abitudini e dei comportamenti.

Alcuni studi sembrano indicare che i giovani (e molti adulti) raramente leggono le informative sulla privacy dei siti web visitati, e non c´è da stupirsene visto che si tratta spesso di informative redatte utilizzando linguaggi specialistici, tecnici o giuridici difficilmente comprensibili per la maggioranza degli utenti.

Pur riconoscendo i rischi associati alle attività online, molti giovani non possiedono l´esperienza, le competenze tecniche e gli strumenti utili a ridurre tali rischi. Spesso non sono neppure consapevoli dei diritti di cui godono in base alla legge.

Quasi 20 anni or sono, nel 1989, l´Assemblea Generale dell´ONU adottò la Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo. In essa si afferma che gli Stati rispettano e garantiscono i diritti dei minori, compreso il diritto a vedere tutelata la propria privacy.

Da allora sono andate crescendo fra le autorità per la protezione dei dati e la privacy le preoccupazioni legate alle intrusioni online nella vita privata dei minori.

Inoltre, nella dichiarazione sulla tutela della dignità, della sicurezza e della privacy dei minori su Internet adottata il 20 febbraio 2008 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d´Europa, quest´ultimo si dichiara convinto della necessità di informare i minori sulla permanenza e sui rischi dei contenuti da essi creati su Internet. Vi si afferma anche che, ad eccezione delle attività svolte in ambito giudiziario e di polizia, i contenuti creati da minori su Internet non dovrebbero rimanere accessibili per periodi prolungati o in via permanente, quando si tratti di contenuti che incidono sulla dignità, la sicurezza e la privacy dei minori o comportano la vulnerabilità attuale o futura dei minori stessi.

Al contempo, le autorità di protezione dati hanno riconosciuto che un approccio fondato sull´educazione, congiuntamente alla definizione di norme in materia di protezione dati, rappresenta uno degli strumenti più efficaci per affrontare la tematica in oggetto. In particolare, molti Paesi hanno messo a punto soluzioni innovative che fanno perno su attività di educazione e sensibilizzazione per rispondere all´esigenza di tutelare la privacy dei minori su Internet.

Minori e adolescenti hanno diritto ad un´esperienza online sicura e positiva, in cui possano conoscere e comprendere le intenzioni di tutti i soggetti con cui interagiscono.

Le Autorità per la protezione dei dati e la privacy riunite in occasione della 30ma Conferenza Internazionale hanno pertanto deciso:

  • di sostenere la messa a punto di approcci basati su strategie educative per migliorare la privacy online, a livello sia locale sia globale;
  • di impegnarsi per assicurare ai minori in tutto il mondo l´accesso ad un ambiente online sicuro e rispettoso della privacy;
  • di collaborare con tutti gli attori e le parti interessate a livello locale ed internazionale, nella consapevolezza del ruolo determinante svolto dalla cooperazione con le figure professionali che influenzano la vita dei minori;
  • di condividere le rispettive buone prassi e di mettere in atto attività di educazione nei confronti dell´opinione pubblica al fine di sensibilizzare i minori rispetto ai rischi per la privacy intrinseci alle attività online nonché rispetto alle opzioni intelligenti di cui essi dispongono per mantenere il controllo dei propri dati personali;
  • di invitare gli educatori a riconoscere l´importanza essenziale che riveste per il minore l´educazione alla privacy, e ad inserire la privacy nel curriculum educativo dei minori;
  • di chiedere l´adozione di norme che nei rispettivi Paesi limitino la raccolta, l´uso e la comunicazione di dati personali relativi a minori, prevedendo anche sanzioni adeguate in caso di violazioni;
  • di chiedere la definizione di limiti opportuni rispetto alla raccolta, all´uso ed alla comunicazione di dati personali relativi a minori per scopi di micro-targeting online o per scopi di pubblicità comportamentale;
  • di invitare gli operatori di siti web creati per i minori a dare prova del proprio senso di responsabilità sociale adottando politiche in materia di privacy e condizioni d´uso che siano chiare, semplici e comprensibili, ed educando gli utenti rispetto ai rischi in materia di privacy e sicurezza ed alle opzioni che il singolo sito web mette a loro disposizione.

 


(*) Traduzione non ufficiale