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Newsletter del 16 dicembre 2013 - Rc auto: più informazione su data base anti frode - Presidi sanitari: più privacy per consegne a domicilio

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Rc auto: automobilisti più informati sui data base anti frode Istituite le anagrafi "danneggiati" e "testimoni"
Ipotesi di informativa sintetica già nel Cid

 

Prosegue la collaborazione del Garante privacy con l´Ivass per giungere a una disciplina che renda più efficace la prevenzione e il contrasto alle frodi nel settore delle assicurazioni Rc auto.

Nell´esprimere parere favorevole [doc. web n. 2725053] sullo schema di provvedimento che regola il funzionamento della banca dati dei sinistri e delle neocostituite "anagrafe testimoni" e "anagrafe danneggiati", l´Autorità ha fornito all´Istituto alcune indicazioni e suggerimenti per perfezionare il testo sotto il profilo della protezione dei dati.

Nel parere, reso su un testo provvisorio che sarà sottoposto a consultazione pubblica, il Garante raccomanda di informare anche in forma sintetica coloro che possono trovarsi coinvolti in un sinistro (contraenti e assicurati, ma anche danneggiati e testimoni) dell´esistenza sia della banca dati sinistri, sia dei due nuovi archivi informatici costituiti al suo interno e dei tipi di operazioni effettuate sui dati personali. E ciò, suggerisce l´Autorità, potrebbe avvenire già in occasione della compilazione del modulo di Constatazione amichevole di incidente – Denuncia sinistro (Cid) di cui si avvale la maggior parte di automobilisti in caso di incidenti stradali. Una soluzione non obbligatoria in base alla legge ma che potrebbe avere il duplice risultato di portare a conoscenza di milioni di persone la costituzione e il funzionamento della banca dati sinistri, un enorme database alimentato e consultato dalle società di assicurazioni che raccoglie una miriade di informazioni sugli incidenti stradali, e di accentuare l´effetto dissuasivo di possibili comportamenti fraudolenti.

L´Autorità inoltre, nel giudicare positivamente la scelta dell´Ivass di consentire alle compagnie assicurative accessi selettivi e graduati alle diverse tipologie di informazioni  contenute negli archivi informatici, ha tuttavia raccomandato di limitare la consultazione della banca dati ai soggetti indicati dalla legge al solo scopo di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto alle frodi assicurative.

Il Garante ritiene, infine, opportuno che i dati identificativi degli interessati (parti coinvolte, testimoni, ecc.) siano cancellati dalla banca dati, trascorsi 5 anni dalla definizione dell´incidente e dopo il previsto riversamento su copie di backup.  

 



Presidi sanitari: più privacy nelle consegne a domicilio

 

Presto niente più pannoloni per incontinenti, cateteri o prodotti per stomizzati lasciati davanti alla porta dell´abitazione del paziente, al vicino di casa o al portiere non autorizzati a riceverli. Le aziende sanitarie hanno sei mesi di tempo per adeguarsi alle misure e agli accorgimenti dettati dal Garante privacy per la consegna dei presidi sanitari che il Servizio sanitario nazionale riconosce ai pazienti che versano in particolari condizioni cliniche.

Con un provvedimento a carattere generale [doc. web n. 2803050] il Garante ha definito un quadro unitario di misure a tutela della riservatezza e della dignità delle persone interessate, che integra quanto già prescritto nel 2005, e risponde alle numerose segnalazioni pervenute.

Ecco in sintesi le nuove regole: la consegna del presidio sanitario deve avvenire nel luogo e negli orari stabiliti dal paziente, preferibilmente nelle sue mani, e in ogni caso non può essere lasciato incustodito nelle vicinanze del luogo indicato.

Il presidio deve essere confezionato in un contenitore non trasparente, senza indicazioni esterne e  non può essere consegnato al vicino di casa, a un parente o al portiere senza autorizzazione espressa del paziente.

Se l´interessato o il delegato non sono presenti al momento della consegna il personale incaricato – che non deve indossare divise o utilizzare automezzi con scritte da cui si possa evincere cosa sta recapitando -  deve lasciare un avviso privo di indicazioni in grado di identificare il prodotto.

L´azienda sanitaria poi, che appalti all´esterno la fornitura e la distribuzione dei presidi deve designare  responsabile del trattamento la società di cui si avvale, specificando analiticamente e per iscritto i compiti affidati, e vigilare sulla puntuale osservanza delle istruzioni impartite.

All´azienda spetta anche il compito di informare il paziente dei trattamenti di dati, anche sanitari, connessi alla consegna dei presidi a domicilio.

Il provvedimento in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale è stato inviato anche alle Regioni e alle Province autonome per la divulgazione presso le aziende sanitarie competenti.

 



Banche dati del fisco: videosorveglianza "più lunga"
Estesi a 30 giorni i tempi di conservazione delle immagini riprese dalle telecamere della Sogei

 

Videosorveglianza "più lunga" per le banche dati del fisco. La Sogei potrà infatti conservare sino a trenta giorni le immagini riprese dal proprio sistema di videosorveglianza.

Lo ha stabilito il Garante per la protezione dei dati personali [doc. web n. 2803442] al quale la società aveva presentato istanza di verifica preliminare per avere l´autorizzazione all´allungamento dei tempi di conservazione delle immagini videoregistrate presso la sede della Società.

Il sistema Informativo della Fiscalità, gestito da Sogei, è fra i più complessi e strategici nell´ambito della P.A.. La Sogei infatti conserva e custodisce, tra l´altro, nella propria banca dati, l´intera anagrafe tributaria ovvero un enorme volume di dati personali. Il sistema di videosorveglianza installato ha la finalità di proteggere le banche dati da accessi non autorizzati e di tutelare le apparecchiature hardware e i prodotti software utilizzati per la loro gestione, nonché i beni e le persone che operano all´interno dei locali e nelle aree aziendali.

La richiesta di estendere il periodo di conservazione delle immagini nasce, in particolare, da specifiche esigenze di sicurezza finalizzate a prevenire minacce terroristiche e possibili azioni criminose.

Nel dare il suo via libera l´Autorità per la privacy ha tenuto conto della particolare delicatezza e della mole dei dati trattati dall´Anagrafe tributaria e della peculiarità delle specifiche esigenze di sicurezza, in relazione ad una concreta situazione di rischio, valutata anche dal Ministero dell´Economia e delle Finanze-Organo centrale di Sicurezza.

La Sogei potrà dunque conservare le immagini riprese dal proprio sistema di telecamere più a lungo, nel rispetto del provvedimento generale sulla videosorveglianza dell´8 aprile 2010 e con particolare riferimento alle tutele previste in materia di controllo a distanza dell´attività lavorativa.


L´ATTIVITÁ DEL GARANTE - PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIÚ
Gli interventi e i provvedimenti più importanti recentemente adottati dall´Autorità

  • Datagate: approvare presto accordo su cooperazione giudiziaria tra Usa e Ue - Dichiarazione di Antonello Soro - 16 dicembre 2013

 


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