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Schengen: Garante privacy, a rischio la vigilanza su banca dati nazionale. Mancano risorse umane e finanziarie

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Schengen: Garante privacy, a rischio la vigilanza su banca dati nazionale
Mancano risorse umane e finanziarie

Si sta svolgendo in questi giorni presso il Garante per la protezione dei dati personali la periodica visita di valutazione e controllo sull´applicazione del Sistema Schengen nel nostro Paese da parte dell´equipe di esperti degli Stati membri dell´Ue, sotto la guida della Commissione Europea.

Per legge al Garante è stato attribuito il compito di Autorità di controllo sulla banca dati nazionale di riferimento del Sistema Schengen, la cui gestione spetta al Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell´Interno.

Nel corso dell´incontro, l´Autorità ha segnalato con grande preoccupazione il rischio di non poter in futuro espletare al meglio le funzioni di vigilanza che le sono attribuite: "La progressiva diminuzione delle risorse umane ed economiche di cui dispone l´Autorità - ha affermato il Presidente dell´Autorità, Antonello Soro - può compromettere i nostri compiti di supervisione rispetto ad una banca dati che contiene informazioni di assoluta rilevanza nell´interesse del Paese, nonché l´attività cooperazione con gli altri Stati membri in un settore così delicato".

A tale proposito, va ricordato che due Regolamenti europei, quello appunto sul Sistema Schengen e quello sul sistema di informazione sui visti (VIS), stabiliscono che gli Stati devono provvedere affinché le autorità di controllo nazionale dei due rispettivi sistemi dispongano delle "risorse sufficienti" per assolvere i compiti loro affidati.

Nell´ambito del Sistema Schengen, in quanto Autorità di controllo nazionale, il Garante è chiamato  a verificare, d´ufficio o su richiesta delle persone interessate, che l´elaborazione e l´utilizzazione dei dati inseriti nell´archivio nazionale del Sistema informativo Schengen - che contiene dati di milioni di individui quali, a titolo puramente esemplificativo, quelli di persone ricercate o estradate o che hanno un divieto di ingresso nell´area Schengen - sia effettuata in maniera conforme con disciplina europea e italiana.

Il Garante deve, in particolare, accertare che le informazioni presenti nella banca dati siano esatte, che il loro trattamento avvenga in maniera lecita, che le misure di sicurezza a protezione della banca dati siano adeguate ed efficaci e tali da evitare possibili intrusioni e alterazioni dei dati.

Roma, 16 marzo 2016

Scheda

Doc-Web
4788025
Data
16/03/16

Tipologie

Comunicato stampa