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Difendersi da Twitter di Musk. Consigli per gli utenti: scaricate i vostri tweet (in questo modo) - Intervento di Guido Scorza

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Difendersi da Twitter di Musk. Consigli per gli utenti: scaricate i vostri tweet (in questo modo)
Intervento di Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali
(HuffPost, 18 novembre 2022)

Chi negli ultimi quindici anni ha consegnato a Twitter, cinguettio dopo cinguettio, pezzi importanti della nostra vita, idee, opinioni, immagini e video, congratulazioni fatte agli amici e critiche a nemici, può conservare tutto

Le ultime settimane, quelle che hanno seguito l’acquisto della piattaforma da parte di Elon Musk, in casa Twitter sono state decisamente movimentate tra ordini e contrordini, licenziamenti e riassunzioni, dimissioni di massa, nuovi progetti – talvolta rivisti e corretti a qualche ora dal lancio – e ripensamenti significativi da parte degli investitori pubblicitari.

Musk, oggi l’uomo più ricco del mondo, è personaggio estroso, visionario, da sempre sopra le righe e anticonformista, alla fine, il più delle volte, trasforma le sue “visioni” in imprese di successo ma, ovviamente, chiunque può sbagliare e, alcune mosse fatte alla guida di Twitter, qualche perplessità e preoccupazione, oggettivamente, la sollevano.

Non c’è motivo di pensare che nei cieli nei quali svolazza da oltre quindici anni l’uccellino azzurro più famoso del mondo non torni presto il sereno e, magari, il sole inizi a splendere più intensamente di sempre ma, allo stato, ci sono nubi grigie e minacciose e aria di tempesta.

Molti di noi, d’altra parte, negli ultimi quindici anni hanno consegnato a Twitter, cinguettio dopo cinguettio, pezzi importanti della nostra vita, idee, opinioni, immagini e video, congratulazioni fatte agli amici e critiche a nemici.

E chi più ne ha più ne metta.

E se domani una tempesta, non ha importanza di che genere, magari tecnologica o finanziaria, travolgesse il nuovo giocattolo social di Elon Musk?

Che ne sarebbe di così tanti frammenti preziosi della nostra storia?

Forse, per non saper né leggere, né scrivere, senza voler mancare di fiducia verso il futuro di Twitter, potrebbe valer la pena chiedere al social di inviarci tutti i nostri tweet e le altre informazioni ad essi associati così da poterceli conservare nel nostro PC e, chissà, magari, domani aver l’opportunità di sfogliarceli davanti al camino come si faceva una volta con gli album di fotografie o, anche se oggi l’impresa non sembra semplicissima, ricaricarli su un altro social sul quale potremmo decidere o vederci costretti a trasferirci.

Farlo è semplice. Ecco le istruzioni.

Basta connettersi a Twitter dal PC, cliccare su “Altro” nel menù a sinistra e, quindi, su “impostazioni e assistenza” e, a seguire, su “impostazioni e privacy”.

A questo punto attraverso la voce “il tuo account”, si accede a una sottovoce “scarica l’archivio dei tuoi dati”, ci si clicca sopra e compare una finestra che ci chiede di confermare di essere effettivamente il titolare dell’account in relazione al quale si stanno chiedendo i dati, digitando un codice che ci viene inviato via sms o e-mail, a nostra scelta.

A quel punto il gioco è fatto. Si conferma di voler ricevere l’archivio dei nostri dati da Twitter che si impegna a trasmettercelo entro le successive 24 ore.

Saperlo conta poco, purché si sappia come esercitarlo, ma si tratta del c.d. “diritto alla portabilità dei dati personali”, uno dei tanti diritti utili della disciplina europea in materia di protezione dei dati personali.

In bocca al lupo a Twitter, quindi ma, frattanto, mettiamo al sicuro ciò che ci appartiene.